
In questo articolo parliamo della capacità di differenziazione ossia della “capacità di raggiungere una sintonia molto precisa tra singole fasi del movimento e spostamenti del corpo, che si esprime in un’elevata precisione ed economia dei movimenti” (Meinel, Schnabel 1987).
Definizione più semplice ed utile è quella del mio ex professore dell’Università di Bologna Franco Merni che afferma: “La capacità che permette di discriminare in modo fine tutti gli elementi importanti di ogni movimento”.
In base ai recettori coinvolti si può parlare di:
- Differenziazione cinestesica: percezione della velocità e della tensione dei muscoli (molto collegata alle capacità propriocettive).
- Differenziazione spaziale: percezione dell’ampiezza dei movimenti segmentari o dell’intero corpo nello spazio (molto collegata alla capacità di orientamento).
- Differenziazione temporale: percezione del tempo di ogni movimento o movimenti diversi, (molto collegata alla capacità di ritmo).
La capacità di differenziazione è una delle prime che è importante sviluppare in quanto l’apprendimento di molte abilità dipendono dall’input percettivo-motorio. Basti pensare ai primi calci al pallone, i primi diritti a tennis o i primi tiri a canestro.
Avere una maggiore sensibilità nella percezione in relazione sia al proprio corpo che ad altri attrezzi è di fondamentale importanza e deve essere sviluppata ed allenata fin da subito, soprattutto nei bambini molto piccoli (3-6 anni) dove la capacità di controllo motorio è molto poco sviluppata.
Alcuni esercizi di allenamento che io ho usato nella mia esperienza sia con grandi che piccoli sono:
- Differenziazione cinestesica: lanciare palloni zavorrati o palline a distanze diverse, fare dei salti in lungo con lunghezze di salto sempre diverse, palleggiare con i piedi cambiando continuamente l’altezza del pallone.
- Differenziazione spaziale: correre per un certo tratto facendo un certo numero di passi e dopo chiedere di fare lo stesso ma con un numero maggiore o minore, correre o fare giochi in spazi di ampiezze differenti;
- Differenziazione temporale: fermare il cronometro in un momento preciso, lanciare in aria una palla e riprenderla, oppure lanciarla in aria e battere le mani prima di riprenderla.
Lo sviluppo di tale abilità rende per esempio un tennista in grado spedire la pallina nella medesima zona del campo ma a velocità o rotazioni differenti, oppure ad un calciatore di effettuare una verticalizzazione precisa ed efficace. La capacità di differenziazione è pure molto collegata all’imprevedibilità di un atleta. Caratteristica oggi più che mai fondamentale.