
Ormai la scienza da anni ha dimostrato che il nostro corpo non è fatto per stare fermo, bensì è proprio il movimento il mezzo con il quale andiamo ad interagire col mondo.
Ogni movimento inoltre è la conseguenza dell’interpretazione di uno stimolo sensoriale interno o esterno (un input) che genererà un output che nel 100% dei casi è di tipo motorio.
Un esempio molto semplice è l’input generato dalla forza di gravità (stimolo sensoriale) che va ad attivare come risposta tutti i nostri muscoli posturali-erettori che, contraendosi isometricamente, ci mantengono in piedi
Nello sport di situazione, dove il numero stimoli a cui reagire è alto e sempre mutevole, questo processo viene messo molto sotto pressione.
Ma quali sono le fasi che dalla percezione portano all’azione?
In tutto abbiamo cinque step: i primi due sono composti da processi percettivi, perché coinvolgono l’individuazione delle informazioni, mentre gli ultimi tre sono processi motori, in quanto si occupano di scegliere e generare il movimento.
Analizziamo le 5 fasi nel dettaglio:
- Presentazione di un input in entrata: ossia lo stimolo che proviene dall’esterno viene captato da uno dei nostri cinque sensi, di cui l’83% è visivo.
- Identificazione dello stimolo: ovvero diamo significato a ciò che arriva, interfacciandolo con la nostra memoria e con i nostri condizionamenti;
- Scelta della risposta da utilizzare: scelta della risposta motoria tra le tante disponibili. Maggiore esperienza ho fatto in relazione a quello stimolo e maggiore sarà il bagaglio di movimenti a cui attingere.
- Caricamento e perfezionamento del programma motorio. In questa fase il programma motorio scelto precedentemente viene inoltrato alla corteccia motoria e pre-motoria del cervello, la quale provvederà a spedirla ai muscoli attraverso il midollo spinale.
- Esecuzione della risposta. Consiste nella messa in atto del programma motorio e quindi coincide con l’inizio del movimento.
Di queste cinque fasi, la 2, la 3 e la 4 fanno parte delle fasi centrali in quanto sono quelle che hanno origine a livello del sistema nervoso centrale (SNC). Ecco che prima di generare un movimento, la qualità (e la quantità) delle informazioni che entrano in rapporto con il SNC è importante, perché è da queste che si determina la qualità del movimento motorio successivo